Strumenti

Per realizzare il pizzo a tombolo (“fare pizzo”) occorrono:

TOMBOLO

(in dialetto: cusìn) 

Tamburo cilindrico imbottito di crine (con la copertura in tessuto, preferibilmente di colore verde in modo da non stancare la vista); ogni volta che si sospende un lavoro, il tombolo va coperto al fine di conservarlo pulito e protetto dalla polvere.

CARTINA

(in dialetto: cartùn)

Disegno forato, realizzato su cartoncino (rosso, o giallo se si lavora su seta nera, con linee tracciate in nero), partendo da un disegno su carta preparato da un disegnatore (con il supporto di una merlettaia per la foratura per gli spilli), riportato poi su carta lucida e quindi su cartoncino.

CARTINA

(in dialetto: cartùn)

Disegno forato, realizzato su cartoncino (rosso, o giallo se si lavora su seta nera, con linee tracciate in nero), partendo da un disegno su carta preparato da un disegnatore (con il supporto di una merlettaia per la foratura per gli spilli), riportato poi su carta lucida e quindi su cartoncino.

FUSELLI

(in dialetto: oss)

Particolare tipo di rocchetti, generalmente di legno, non troppo grossi, ben puliti, ben levigati per non rompere il filo; non devono essere troppo riempiti di filo per evitare che questo si sporchi; la distanza massima dagli spilli deve essere di 6/7 cm.

SPILLI

(in dialetto: gugitt)

Cilindretti in acciaio dello spessore di pochi millimetri e dalla lunghezza proporzionata alla finezza del lavoro; vanno conservati in una scatola e puntati sul tombolo man mano servono (il lavoro si inizia sempre puntando due o più spilli e distribuendo su questi i fuselli occorrenti).

SPILLI

(in dialetto: gugitt)

Cilindretti in acciaio dello spessore di pochi millimetri e dalla lunghezza proporzionata alla finezza del lavoro; vanno conservati in una scatola e puntati sul tombolo man mano servono (il lavoro si inizia sempre puntando due o più spilli e distribuendo su questi i fuselli occorrenti).

PORTATOMBOLO

(in dialetto: scagn)

Supporto per il tombolo. Insieme alla sedia deve essere proporzionato alla persona in modo che la posizione sia comoda per rendere il lavoro troppo faticoso (la schiena ben diritta e una distanza degli occhi dal tombolo di almeno 20 cm).

ASTA

(in dialetto: taparèla)

Barra piatta di legno della lunghezza di circa 50 centimetri, utilizzata per rialzare e orizzontare il tombolo, in modo da agevolare il lavoro della merlettaia.

ASTA

(in dialetto: taparèla)

Barra piatta di legno della lunghezza di circa 50 centimetri, utilizzata per rialzare e orizzontare il tombolo, in modo da agevolare il lavoro della merlettaia.

FILATO

(in dialetto: fìl)

Si può usare il “filo di lino” (o “refe”), preferibilmente proveniente dal Belgio, oppure del “filato di cotone per lavori a tombolo”, nei colori bianco e beige. Il pizzo può essere lavorato anche con seta o con filo di lamè. Lo spessore del filo deve essere proporzionato alla finezza del lavoro e del disegno. Quando durante la lavorazione si esaurisce il filo del fusello, per unire il nuovo filo si usa il “nodo del tessitore”.

UNCINETTO

(in dialetto: cruscé)

Per recuperare e incrociare con facilità i fili durante la lavorazione.

UNCINETTO

(in dialetto: cruscé)

Per recuperare e incrociare con facilità i fili durante la lavorazione.

FORBICI

Per tagliare il filo.

Comune di Novedrate

 

Via Taverna 3
22060 Novedrate (Co)

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